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Investimenti per 29 milioni di euro nel 2019 di acquevenete

Data di pubblicazione

22 dic 2018


Sarà un anno fitto di cantieri il 2019 di acquevenete. Sono oltre ottanta gli interventi più rilevanti che saranno avviati nel prossimo anno, per rimettere a nuovo condotte idriche, realizzare nuova fognatura e adeguare gli impianti, nei territori dei 108 Comuni soci. A mettere nero su bianco questo impegno è il budget approvato all’unanimità ieri pomeriggio, 21 dicembre, dall’Assemblea dei soci di acquevenete.

Complessivamente, nel 2019 acquevenete prevede di investire 29 milioni di euro per nuove opere. Per il territorio dell’ATO Bacchiglione (l’area Nord), sono in programma oltre 16 milioni di euro di investimenti, di cui 6.400.000 euro nel settore acquedotto e altrettanti nel settore fognatura e depurazione. Per l’ATO Polesine (l’area Sud) sono calendarizzati circa 13 milioni di euro di nuove opere, ripartite tra 7 milioni di investimenti nell’idrico, 3 per fognatura e depurazione e la restante parte per interventi di manutenzione. Tra gli obiettivi generali di questi interventi, ridurre le perdite idriche, rispettare i nuovi standard di qualità tecnica richiesti dall’Autorità, potenziare le fonti di approvvigionamento e aumentare la copertura del servizio fognario. 

«La società con questo budget riconferma il suo forte impegno per gli investimenti» sottolinea Piergiorgio Cortelazzo, presidente di acquevenete. «Già nei primi giorni del 2019 partiremo con una piena operatività per realizzare i primi: andiamo da interventi più piccoli, a grandi opere particolarmente attese. Un esempio del primo tipo, un cantiere non di grandi dimensioni ma urgente per i cittadini, è quello per la sistemazione di via Munerati a Rovigo, con l’adeguamento della rete fognaria, per 350.000 euro di investimento: completata la fase di progetto, avremo tempi rapidissimi per passare all’esecuzione, che vedrà l’utilizzo di innovative tecniche “no dig”, cioè senza scavo, per evitare rotture della sede stradale e accelerare al massimo le tempistiche di realizzazione».

«Tra gli interventi più importanti e strategici per il 2019» continua Cortelazzo «ci sarà l’avvio del cosiddetto “tubone” Ponso-Montagnana, che permetterà di rifornire di acqua pedemontana, del tutto estranea all’inquinamento da sostanze PFAS, i nostri Comuni che oggi devono fare i conti con questa problematica. Per la fine dell’anno finalmente contiamo di vedere l’avvio di questo attesissimo cantiere, che avrà un costo complessivo di 16 milioni e mezzo di euro, coperto per 15 milioni dal finanziamento ministeriale». 

Per l’area Polesine, un altro intervento sicuramente molto atteso è quello per l’adeguamento della centrale di Boara Polesine, con interventi strutturali divisi in un primo stralcio del valore di 1,3 milioni di euro e una seconda fase da 5 milioni di euro di investimento.

Oltre a questi investimenti, sono in fase di istruttoria o di progettazione ulteriori lavori, che troveranno attuazione nei prossimi anni, per un valore complessivo di 73 milioni di euro.

Ma non ci saranno solo nuove opere infrastrutturali al centro dell’azione di acquevenete: un altro degli obiettivi considerati prioritari per il prossimo anno è il potenziamento del servizio clienti. «ci concentreremo a cercare di semplificare la vita ai cittadini» spiega ancora Cortelazzo «sia con novità di tipo tecnologico, a partire da app e sportello online a cui nostri tecnici stanno lavorando assiduamente, sia con una serie di interventi per rendere sempre più facile il contatto da parte degli utenti. Stiamo lavorando per velocizzare le risposte alle richieste presentate attraverso i canali informatici e manteniamo ben 15 sportelli, ripartiti in tutto il territorio, un punto di riferimento per qualsiasi necessità».

Per quanto riguarda la tariffa, nel 2019 resterà invariata, mantenendo quindi il -2% che è già stato applicato alla bolletta 2018. Ma dal punto di vista del risparmio ci sono anche altre novità, che riguardano in particolare gli utenti dell’area Nord: a partire dal 1° gennaio 2019 infatti le tariffe per preventivo allacciamento fognario, pratiche di rilascio autorizzazioni allo scarico e volture dei contratti idrici e fognari saranno allineate a quelle già in vigore nell’ATO Polesine, con un immediato e consistente risparmio per gli utenti, che per ciascuna pratica può essere anche di qualche centinaio di euro. 

Complessivamente, il budget 2019 di acquevenete prevede di raggiungere al 31 dicembre 2019 un valore della produzione di 89,5 milioni di euro, con la copertura sia dei costi operativi sia del fabbisogno finanziario per far fronte ai nuovi investimenti, pur senza alzare la tariffa. 

acquevenete gestisce il servizio idrico integrato per 108 Comuni delle province di Padova, Rovigo, Vicenza, Verona, Venezia. Opera in regime di affidamento “in house” ed è una società per azioni a capitale totalmente pubblico, di proprietà dei Comuni soci. 520.000 abitanti serviti, per un territorio complessivo di 3.200 Km quadrati; oltre 10.000 Km di condotte, più di 7.000 Km di reti idriche e 3.000 Km di reti fognarie. 62 milioni di metri cubi l’acqua immessa in rete ogni anno, oltre 130.000 i controlli effettuati dal laboratorio di analisi. Due sedi operative, a Monselice e Rovigo e 15 sportelli a disposizione degli utenti. 

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