Indietro Ripartono i cantieri nella depurazione. Al via lavori per 1,8 mln di euro in Polesine

Ripartono i cantieri nella depurazione. Al via lavori per 1,8 mln di euro in Polesine

Data di pubblicazione

22 giu 2020


Due nuovi cantieri per migliorare la depurazione nel territorio polesano. Sono in partenza da oggi, lunedì 22 giugno, i lavori per l’adeguamento dell’impianto di depurazione di Polesella e per alcune opere complementari al depuratore di Sant’Apollinare, oggetto di un recente intervento di ampliamento. Complessivamente si tratta di investimenti per 1 milione e 800.000 euro.

Per quanto riguarda Polesella, gli interventi di adeguamento al depuratore serviranno innanzitutto a potenziarlo e adeguarlo alle nuove esigenze del territorio. Verranno realizzati numerosi efficientamenti e migliorie, oltre all’ampliamento di alcuni comparti, alla razionalizzazione degli impianti e alla sistemazione degli spazi esterni. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 823.000 euro. Il cantiere avrà una durata di circa otto mesi.

Nell’impianto di Sant’Apollinare, che serve la città di Rovigo, i nuovi cantieri permetteranno invece di adeguare la viabilità di accesso e i sistemi di trattamento dell’aria esausta. Questo depuratore è stato oggetto di un intervento costato oltre 5 milioni di euro, concluso nell’estate 2018, che ha permesso di raddoppiare la sua potenzialità. Oggi il depuratore può coprire il fabbisogno di un bacino di 74.500 abitanti equivalenti. Con questo intervento inoltre si è dismesso il depuratore di viale Porta Po e si è proceduto a convogliare tutti i reflui a Sant’Apollinare.

Si tratta appunto di realizzare alcune opere di completamento per quest’ultimo impianto, legate in particolare alla viabilità. Oggi l’accesso al depuratore di Sant’Apollinare non è adeguato al traffico di mezzi pesanti: si prevedono quindi l’allargamento e l’asfaltatura della strada e del piazzale antistante il depuratore e la realizzazione dell’intersezione con la strada provinciale. Lavori di sistemazione stradale saranno realizzati anche per l’impianto di Porta Po, dove gli impianti rimasti in funzione dopo la dismissione sono quelli relativi alla gestione delle acque reflue in ingresso all’impianto.

A Sant’Apollinare verrà inoltre creato un sistema di trattamento dell’aria esausta dell’edificio pretrattamenti, costituito da una sezione di biofiltrazione modulare e preceduto da una sezione di pre-umidificazione dell’aria da trattare. Intervento analogo anche per l’impianto di Porta Po, vista la vicinanza di abitazioni civili alle sezioni che sono rimaste in funzione. Per trattare l’aria esausta, ottenendo quindi una importante riduzione degli odori, saranno realizzate delle coperture per le vasche e si metterà in opera un impianto di controllo delle emissioni odorigene, con sezione di pre-umidificazione e sezione di affinamento a carboni.

Per queste opere, il costo complessivo ammonta a 981.250 euro, finanziato per 941.250 euro da un contributo della Regione Veneto. È già stato realizzato un primo stralcio, del valore di circa 300.000 euro, per un comparto di trattamento bottini. Il cantiere avrà una durata di 120 giorni.

Tutti i cantieri di acquevenete ripartiti dopo la fine del lockdown garantiscono la massima sicurezza dei lavoratori coinvolti, in relazione all’emergenza Covid-19. Per ciascun intervento è necessario aver predisposto un piano anti-contagio allineato alle prescrizioni in vigore (DPCM del 22 marzo 2020 e il Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid–19 nei cantieri edili del Ministero Infrastrutture e Trasporti, del 19 marzo 2020), basato su una puntuale valutazione del rischio e che comprenda sia le opportune regole di comportamento, sia l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. A partire dalla seconda metà di aprile, acquevenete ha riattivato 62 cantieri nel proprio territorio, per oltre 59 milioni di euro di investimenti.

 

 

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