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Analisi PFAS sui pozzi a 35 euro per gli utenti acquevenete

Data di pubblicazione

09 apr 2020


Gli utenti di acquevenete potranno chiedere al gestore le analisi per verificare la presenza di sostanze perfluoroalchiliche nell’acqua del proprio pozzo, al costo di 29 euro + Iva, pari a euro 35,38 Iva inclusa. Un’agevolazione riservata ai soli utenti residenti nel territorio di acquevenete. Potranno richiedere queste analisi, ad esempio, gli utenti che hanno un pozzo e vogliono verificare se l’acqua è contaminata.

«È di questi giorni la notizia del divieto di utilizzo di un pozzo nel Comune di Este, per la troppo elevata concentrazione di PFAS rilevata da Arpav» spiega Piergiorgio Cortelazzo, presidente di acquevenete. «La prima cosa da ribadire è che questo non c’entra nulla con l’acqua che esce dai rubinetti, che i cittadini possono continuare a bere in tutta tranquillità: l’acqua erogata a Este arriva dalla fonte di Camazzole, a 60 km di distanza, ed è un’acqua pedemontana di eccellente qualità, del tutto estranea all’inquinamento. È la stessa fonte su cui tutto il Veneto sta facendo affidamento per dare acqua pulita ai Comuni che ora ricevono acqua da fonti con inquinamento PFAS: stiamo facendo decine di milioni di euro di investimenti per portare a Montagnana e al vicentino proprio quest’acqua, la stessa che esce già dai rubinetti di Este» sottolinea Cortelazzo. «Vogliamo però fare un passo in più, per rispondere alle preoccupazioni di molti cittadini che hanno il pozzo e si chiederanno se possono usarne l’acqua per innaffiare l’orto senza preoccupazioni. Le analisi per verificare la presenza di PFAS sono analisi molto sofisticate, e quindi solitamente molto costose. Per questo abbiamo deciso offrirle, a chiunque dei nostri utenti lo chieda, a un prezzo decisamente agevolato, 35 euro. Il Laboratorio di analisi acquevenete è dotato di apparecchiature d’avanguardia e competenze specifiche per poter effettuare internamente le analisi sui PFAS, che prima venivano acquistate da altri gestori. Le prove specifiche sulle sostanze perfluoroalchiliche per l’acqua destinata al consumo umano sono state accreditate nell’ottobre 2018 dall’ente di accreditamento nazionale ACCREDIA. Questo per acquevenete non è un bollino in più» conclude Cortelazzo,  «è un valore aggiunto che vogliamo mettere a disposizione di tutti i cittadini».

Come fare quindi per richiedere le analisi? Gli utenti dovranno presentare richiesta utilizzando l’apposito modulo e consegnare un campione di acqua, prelevata seguendo scrupolosamente le istruzioni, in uno degli sportelli designati per il servizio. Il modulo e le relative istruzioni sono disponibili alla pagina www.acquevenete.it/rilevazione-pfas-su-pozzi-privati. Il servizio sarà concretamente disponibile non appena sarà possibile la riapertura degli sportelli clienti acquevenete (attualmente chiusi per emergenza Covid-19). Per i residenti in zone non servite dalla rete idrica (alcune parti del territorio vicentino, per quanto riguarda l’area servita da acquevenete) il servizio è completamente gratuito. L’agevolazione è valida fino al prossimo 31 dicembre.

acquevenete ricorda agli utenti che le analisi sull’acqua erogata dal rubinetto e sulla presenza di PFAS, per ciascun Comune, sono sempre disponibili alla voce “Qualità dell’acqua” del sito www.acquevenete.it  e sono disponibili in bolletta. Anche per i Comuni dell’area rossa, oggi l’obiettivo acqua a “PFAS Zero” è stato raggiunto, grazie ai sempre più efficaci sistemi di filtrazione mediante adsorbimento su carbone attivo granulare (GAC). 

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