Indietro acquevenete, sottoscritta l'intesa con le organizzazioni sindacali

acquevenete, sottoscritta l'intesa con le organizzazioni sindacali

Data di pubblicazione

29 nov 2017


Nessun licenziamento, massimo impegno per la formazione per favorire la crescita professionale dei dipendenti

Nessun esubero per il personale e un pieno impegno a condividere con le Organizzazioni sindacali i passaggi necessari per rendere operativa la fusione tra Centro Veneto Servizi e Polesine Acque, verso il nuovo gestore unico del servizio idrico integrato, acquevenete. È questa la sintesi del verbale di accordo sottoscritto tra i due gestori e le sigle sindacali FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UITEC UIL, lo scorso venerdì 24 novembre. 

Le parti hanno messo nero su bianco che il processo di organizzazione di acquevenete non darà luogo a esuberi di personale, non essendo previsti licenziamenti in ragione della fusione, né richieste di intervento della cassa integrazione. A partire dal 1 dicembre, data di nascita della nuova società, i dipendenti in forza presso Polesine Acque proseguiranno il rapporto di lavoro senza soluzione di continuità alle dipendenze dell’incorporante, mantenendo i trattamenti retributivi.

Sarà costituito inoltre un Tavolo Tecnico tra sindacati e azienda per esaminare le problematiche derivanti dall’incorporazione ed eventuali esigenze di armonizzazione. Nell’accordo anche l’impegno delle parti a favorire la crescita professionale dei lavoratori.

«L’accordo sottoscritto rende esplicita la garanzia che con la fusione non ci saranno né licenziamenti né trasferimenti di massa» evidenzia il Presidente di acquevenete, Piergiorgio Cortelazzo. «Da parte nostra c’è la piena volontà di mantenere quanto più possibile le attuali sedi di lavoro. La sottoscrizione dell’intesa con le Organizzazioni sindacali è un passaggio importante all’interno di questo percorso di integrazione, che sarà certamente complesso e che richiederà un fondamentale e stabile confronto con i Sindacati. Rendere operativa la fusione non sarà semplice, perché dovremo armonizzare due strutture, portandole a lavorare con processi unici e in sinergia. Anche per questo acquevenete intende puntare molto sulla formazione dei lavoratori: tanto più riusciremo a uniformare processi e sistemi gestionali, tanto meno dovremo ricorrere a trasferimenti e riorganizzazioni del personale. La bontà di questa formula è stata già testata sul campo con l’organizzazione del Laboratorio unico di analisi, che ha raggiunto un’eccellenza certificata nei giorni scorsi con l’accreditamento ottenuto da parte di ACCREDIA. Un modello virtuoso che contiamo di poter replicare, in tempi ragionevoli, per l’intera organizzazione aziendale».

Condividi su