Indietro Nuovi cantieri per 29 milioni di euro: acquevenete rafforza la spinta sugli investimenti

Nuovi cantieri per 29 milioni di euro: acquevenete rafforza la spinta sugli investimenti

Data di pubblicazione

12 feb 2018


Investimenti per 29 milioni di euro per ammodernare reti e impianti nell’anno 2018. A prevederlo è il budget 2018 di acquevenete spa, il nuovo gestore del servizio idrico integrato nato dalla fusione tra Polesine Acque spa e Centro Veneto Servizi spa, operativo a partire dal 1 dicembre 2017. La società gestisce oggi il servizio idrico integrato in 110 Comuni delle Province di Padova, Rovigo, Vicenza, Verona e Venezia, con un territorio complessivo di 3.200 km quadrati, oltre 10.000 km di condotte, di cui 7.000 km di reti idriche e 3.000 km di reti fognarie, al servizio di 520.000 cittadini.



«Tra gli obiettivi centrali del progetto di aggregazione con la nascita di acquevenete vi era una spinta importante sugli investimenti» sottolinea il Presidente, Piergiorgio Cortelazzo. « Il budget 2018 rispecchia pienamente questo intento, grazie anche al miglior grado di solidità della società e alla possibilità di un più agile reperimento delle risorse finanziarie. acquevenete è una società più grande, raddoppiata nelle dimensioni, ma che resta sempre vicina al territorio, come dimostreremo con centinaia di cantieri che i cittadini vedranno aperti nei prossimi mesi, dai più importanti lavori per rinnovamento di reti e impianti ai molteplici interventi più puntuali».

Nuove opere per 29 milioni di euro è certamente un risultato importante, ma questo significherà bollette più salate per i cittadini? «Assolutamente no. Anzi, il budget 2018 contiene anche la previsione della riduzione del 2% della tariffa per l’anno in corso» evidenzia il Presidente di acquevenete. «La sfida insita nel progetto di fusione è proprio questa: riuscire a potenziare gli investimenti e al tempo stesso contenere la tariffa. Un risultato possibile grazie agli efficientamenti portati dalla fusione delle due società. La razionalizzazione delle strutture e il miglioramento del grado di patrimonializzazione e solidità della società hanno come finalità forte quella di aumentare le opportunità di reperimento delle risorse finanziarie, e quindi di massimizzare gli investimenti, con piena risposta alle pianificazioni dei Piani d’Ambito».



I 29 milioni di euro investiti per rinnovare reti e impianti, offrendo un servizio migliore e una sempre maggiore tutela dell’ambiente, saranno ripartiti tra i due Ambiti corrispondenti al territorio delle due ex società: quello dell’ATO Bacchiglione per l’area Nord e l’ATO Polesine per l’area Sud di acquevenete. Per entrambi i territori è già evidente il salto qualitativo con l’aumento degli investimenti, risultato della fusione.



Per l’ATO Bacchiglione, infatti, il budget 2018 di acquevenete prevede 15,227 milioni di euro di investimenti, di più rispetto a quanto previsto dal Piano ATO (14,4 milioni) e di più degli 11,276 milioni di euro investiti nel 2016 da CVS. Per l’ATO Polesine, nel 2018 saranno investiti da parte di acquevenete 13,717 milioni di euro per nuovi lavori: più di quanto previsto dal Piano ATO (13,567) ma soprattutto nettamente più di quanto investito negli scorsi anni da Polesine Acque. Nel 2016, infatti, il gestore idrico polesano aveva speso 8,645 milioni di euro per nuovi lavori: l’aumento degli investimenti per il Polesine è quindi di oltre cinque milioni di euro.

Gli investimenti rappresentano una parte fondamentale del lavoro del gestore del servizio idrico integrato: assorbono quasi il 70% della bolletta e sono indispensabili per garantire la manutenzione di reti e impianti esistenti e la realizzazione di nuovi. Il tutto con l’obiettivo di rispettare le normative, offrire un servizio sempre migliore agli utenti e migliorare gli standard di tutela ambientale.


I cittadini possono trovare altre informazioni sui cantieri avviati da acquevenete anche consultando, alla voce Lavori in corso, il nuovo portale web www.acquevenete.it.

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