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ViveracquaLab: nasce la rete dei laboratori di analisi dei gestori idrici del Veneto

Data di pubblicazione

13 apr 2018


Una rete di tecnici che lavorano insieme, mettendo a fattor comune le rispettive competenze specialistiche, la strumentazione e le eccellenze sviluppate finora: è questa la soluzione individuata dai gestori idrici pubblici del Veneto – riuniti nel consorzio Viveracqua – per potenziare e ottimizzare il controllo della qualità dell’acqua che ogni giorno esce dai rubinetti del Veneto e per monitorare gli scarichi dei depuratori.

Questa innovativa forma di cooperazione tra gestori sarà resa possibile dal Contratto di rete per l’erogazione dei servizi di analisi siglato oggi a Venezia – nel nuovo Museo dell’acquedotto allestito da Veritas – da acquevenete (Monselice), Bim GSP (Belluno), Livenza Tagliamento Acque (Portogruaro), Medio Chiampo (Montebello Vicentino), Piave Servizi (Codogné), Veritas (Venezia) e Viacqua (Vicenza) e, con previsione entro il prossimo mese di maggio, anche da Acque Veronesi (Verona).

Il Contratto di rete prevede che i gestori aderenti utilizzino, per i servizi di analisi delle acque potabili e reflue, i Laboratori di rete, che attualmente sono 5, dislocati in varie province del Veneto. Si tratta di servizi che ad oggi consentono di controllare le analisi di circa 500.000 parametri l’anno, mantenendo così sotto il proprio diretto controllo una fase estremamente delicata del servizio idrico integrato e valorizzando le capacità altamente specialistiche del personale (complessivamente circa 45 persone) e le attrezzature tecnologiche già presenti nella rete.

I Laboratori di rete condivideranno, attraverso lo scambio di informazioni e di risorse,  le innovazioni tecnologiche, le migliori pratiche e le eccellenze sviluppate finora e accresceranno la propria capacità di ricerca scientifica, innovazione e ottimizzazione, anche concentrando lo sviluppo di certe analisi in uno o alcuni dei laboratori della rete. 

Lavorando insieme, i gestori intendono perseguire inoltre ottimizzazioni di scala, con maggiori opportunità di reperire risorse finanziarie e maggior potere contrattuale nel mercato degli approvvigionamenti, ed effettuare investimenti comuni, anche per monitorare e contrastare efficacemente la presenza di contaminanti emergenti. Il coordinamento della rete sarà gestito da Viveracqua, il Consorzio dei gestori idrici pubblici del Veneto creato per rendere stabile ed efficiente la collaborazione tra chi eroga servizi ai cittadini e al territorio. 

“Sappiamo bene che è sempre più necessario un controllo attentissimo della qualità dell’acqua dei nostri acquedotti ed anche della qualità delle acque depurate che restituiamo all’ambiente – commenta Fabio Trolese, presidente di Viveracqua – ma la frammentazione delle risorse non aiuta: per questo è necessario lavorare insieme e mettere a fattor comune attrezzature ed esperienze. Nel nostro territorio, – continua Trolese – si sono dispiegate tutte le fonti di pressione, agricola, industriale, urbana degli ultimi 100 anni e i criteri di protezione della salute pubblica si fanno sempre più stringenti, mentre l’innovazione tecnologica in campo analitico richiede competenze altamente specializzate. Per questo i gestori idrici hanno bisogno di essere supportati da un laboratorio del futuro: non un super laboratorio, ma una rete altamente flessibile, innovativa e competente, che crediamo possa rispondere al meglio ai nostri bisogni e a quelli della collettività per cui operiamo.”

“Si tratta di un progetto di cooperazione a livello regionale tra i gestori idrici pubblici, importante e strategico per garantire ai nostri utenti il meglio nel campo dei controlli sulla qualità dell’acqua – sottolinea Piergiorgio Cortelazzo, presidente di acquevenete. “acquevenete con il proprio laboratorio, uno dei cinque “Laboratori di rete” a servizio dei gestori idrici del Veneto aderenti al progetto, effettua ogni anno oltre 100.000 analisi dell’acqua, a servizio di un territorio che comprende 520.000 abitanti di 110 Comuni delle province di Padova, Rovigo, Vicenza, Verona e Venezia. Il Laboratorio acquevenete è già pienamente operativo: è stato avviato infatti nell’aprile 2017, in collaborazione tra Centro Veneto Servizi e Polesine Acque, società che dal 1° dicembre 2017 si sono fuse dando vita ad acquevenete SpA. Ha ottenuto inoltre, nei mesi scorsi, l’accreditamento da parte di ACCREDIA. Oggi quindi siamo in grado di mettere a disposizione una struttura altamente qualificata, per dare il nostro contributo a livello regionale in un settore sempre più delicato ed essere pronti a rispondere alle sfide che si potrebbero presentare in futuro in questo ambito”. 

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