Continua l’attesa degli aventi diritto al bonus sociale idrico nazionale, che dovrebbe essere erogato in bolletta dal gestore del servizio idrico: dal 1° gennaio 2021 l’agevolazione viene riconosciuta automaticamente ai nuclei familiari che ne hanno diritto in base alla certificazione ISEE. Ad oggi, però, questo non è ancora avvenuto.
Quali sono i motivi di un tale ritardo?
Per rispondere a questa domanda, vediamo come funziona il nuovo sistema.
INPS, in conformità a quanto previsto dalla normativa sulla privacy, fornisce i dati del nucleo familiare avente diritto al Bonus al Sistema Informativo Integrato, il portale informatico messo a disposizione dalla società Acquirente Unico SpA.
Acquirente Unico, a sua volta, fornisce ai gestori del servizio idrico i dati necessari all’individuazione degli aventi diritto.
I gestori, dopo le verifiche di propria competenza, possono quindi erogare il Bonus in forma di detrazione in fattura.
Ad oggi, però, non è ancora avvenuta la trasmissione dei dati necessari ad individuare gli aventi diritto ai gestori, che non possono quindi procedere all’erogazione del bonus.
Perché?
Il nuovo modus operandi impone che TUTTI i gestori si accreditino al Sistema Informativo Integrato: un passaggio in cui vengono identificati i soggetti che, per conto del gestore, hanno titolo ad accedere al portale Sistema Informativo Integrato e a scaricare/caricare le informazioni relative ai bonus, in modo da garantire la massima sicurezza nella trasmissione/protezione dei dati e scongiurare ogni rischio di violazione della privacy.
Sebbene acquevenete abbia provveduto ad accreditarsi già nei primissimi mesi del 2021, così non hanno fatto altri gestori e il sistema garantisce la sicurezza degli utenti solo se tutti i gestori del Servizio Idrico italiano sono accreditati.
Neppure il termine ultimo del 12.09.2021 stabilito da ARERA per l’accreditamento dei gestori risulta rispettato.
acquevenete, quindi, continua a sollecitare le autorità di riferimento per avere aggiornamenti in merito.