No. Nella filiera di trattamento la disinfezione è indispensabile a garantire al consumatore una protezione da microrganismi potenzialmente patogeni, dalla centrale di produzione, a tutta la rete fino al contatore.
Il cloro viene usato secondo procedure e in dosi tali da non costituire alcun pericolo per la salute dell’uomo. La legge italiana, che si basa sulle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, fissa i valori limite consigliati per le concentrazioni di cloro e dei suoi derivati, in modo da mantenerlo entro livelli sicuri per il consumo umano. Anche questi parametri vengono costantemente monitorati da parte del gestore idrico.