Continuano purtroppo i casi di tentata truffa da parte di falsi operatori di acquevenete, con modalità sempre più sofisticate. L’ultimo episodio si è verificato ieri, 4 febbraio, ed è stato segnalato oggi dall’utente, residente a Canda (RO), che si è recato allo sportello di Lendinara.
Ha raccontato di esser stato contattato telefonicamente, alle ore 18.30, da un numero sconosciuto: l’operatore al telefono, che si è qualificato come di acquevenete, gli ha sollecitato il pagamento di due presunte fatture in sospeso, chiedendo il suo codice cliente e ammonendo che, in caso di mancato pagamento, entro dieci giorni gli sarebbe stato sospeso il servizio. Una procedura che non è assolutamente quella di acquevenete. Per fortuna l’utente si è insospettito e ha deciso di recarsi allo sportello per chiedere chiarimenti. Dalla verifica è risultato che non c’era alcuna fattura insoluta per la sua utenza.
Nei giorni scorsi altri casi di tentata truffa si sono verificati anche con falsi addetti del servizio idrico che hanno suonato il campanello degli utenti. È di fine gennaio la segnalazione di un utente di Crespino (RO) alla cui abitazione si è presentato un sedicente letturista del contatore. Dopo aver annotato la lettura, ha chiesto di entrare in garage per verificare la pressione dell’acqua. Ha quindi aperto il rubinetto e subito si è sprigionato un gas irritante. A quel punto ha chiesto di controllare anche il rubinetto della cucina. L’uomo ha quindi parlato con una radiolina a un “collega”, chiedendo di aumentare la pressione, il collega gli ha risposto “fai attenzione che non scoppi il tubo”. Non è accaduto altro e l’uomo si è quindi allontanato, uscendo verso l’abitazione del vicino. A insospettire il residente, il fatto che sia sceso da una Seat nera senza insegne aziendali e i comportamenti poco ortodossi. Non si è verificato in questo caso alcun furto, ma questo modus operandi non è quello degli addetti di acquevenete. Nella stessa giornata un altro tentativo di truffa con falsi tecnici di acquevenete si era verificato a Polesella (RO).
acquevenete ricorda ai propri utenti alcune indicazioni utili per difendersi da questi tentativi di truffa. Se il contatore è accessibile dalla strada, non c’è alcun motivo perché gli operatori incaricati della lettura debbano entrare nella proprietà privata. E anche qualora, per contatori non accessibili dall’esterno, dovessero entrare nel cortile, di sicuro non si devono introdurre nell’abitazione. Va sottolineato inoltre che il personale di acquevenete non chiederà mai di entrare nelle case per effettuare analisi dell’acqua, raccogliere dati sensibili degli utenti o chiedere pagamenti di persona.
Per qualsiasi dubbio, si consiglia di telefonare al numero verde gratuito del Servizio Clienti di acquevenete 800 99 15 44. Inoltre, è sempre buona norma segnalare eventuali comportamenti sospetti alle Forze dell’Ordine.